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SEMPLICI INDICAZIONI DEL MEDICO PER EVITARE GUAI IN CAMPO

SE LI CONOSCI FORSE LI EVITI

Crampo muscolare
Dovuto alla contrazione non coordinata delle fibre costituenti un muscolo: dette fibre anziché contrarsi armonicamente e contemporaneamente si contraggono solo in determinati fasci muscolari, mentre gli altri fasci non partecipano alla contrazione muscolare. E' dovuto all'incapacità da parte del sistema nervoso di coordinare la contrazione delle fibre muscolari, ad eccessiva presenza di acido lattico nei muscoli, a perdita di sali per sudorazione profusa, a scarsa ossigenazione muscolare. L'intenso ed invalidante dolore che ne deriva può essere interrotto con manovre di flesso-estensione ripetute dell'articolazione distale.

Prevenzione.
Ripresa graduale e valida dell'allenamento dopo qualche giorno di riposo. Selezionare esercizi in grado di migliorare l'ossigenazione muscolare. Reintegrare con soluzioni saline, nei periodi caldi, l'eccessiva sudorazione.

Trauma contusivo diretto
Comporta, a seconda dell'entità del trauma, un danno tessutale più o meno importante. A questo proposito si raccomanda di verificare scrupolosamente la validità della vaccinazione antitetanica e di provvedere alla vaccinazione in caso di scopertura. Clinicamente compare arrossamento della cute, tumefazione dei tessuti contusi, dolore ed impotenza funzionale. Dal punto di vista terapeutico si raccomanda:
1) riposo;
2) crioterapia ossia applicazioni di ghiaccio per trenta minuti seguite da un'ora e mezza di sospensione, ripetere per 3-4 volte al giorno;
3) fasciatura compressiva per prevenire il formarsi o l'espandersi di un ematoma;
4) elevazione e sollevamento della parte lesa per favorire il drenaggio e la decongestione dei tessuti.

Lesioni muscolari
Si verificano solitamente per contrazioni a freddo dei muscoli, in soggetti poco o male allenati. Altri elementi favorenti sono rappresentati dall'età, affaticamento, ipertono muscolare, freddo, umidità.

Contrattura: effetto di fenomeni di intossicazione muscolare conseguente a funzionamento più o meno prolungato di un muscolo in condizioni sfavorevoli (squilibri delle leve muscolari, difetti articolari, allenamento scorretto e insufficiente). Si presentano con dolore, gonfiore, indurimento del muscolo e insorge dopo qualche tempo dall'esercizio sportivo, spesso dopo la doccia. La terapia da seguire è il riposo per 2-3 giorni, massaggio, impacchi caldo-umidi per favorire la circolazione locale, miorilassanti.

Strappo: si evidenzia con dolore, edema, ematoma, impotenza funzionale. Si distinguono quadri diversi di lesioni più o meno gravi.
Elongazione: dolore acuto e improvviso su una zona muscolare ampia.
Distrazione: dolore trafittivo a pugnalata, impotenza funzionale per 1-5 giorni.

Rottura: dolore violento, impotenza funzionale, vasto ematoma, solco di rottura del muscolo. La terapia varia a seconda di ciò che ha sofferto il muscolo. Nel caso di ematoma si consiglia la crioterapia ed il riposo per 8-12 giorni. Se l'ematoma è di media gravità se ne suggerisce lo svuotamento ed il riposo per 15 giorni. Se l'ematoma è grave lo si deve svuotare chirurgicamente con un periodo di riposo di 30 giorni.

Per l'elongazione il riposo consigliato è di 3-4 giorni. Poi massaggio, miorilassanti, antinfiammatori per uso locale. Nella distrazione si consiglia riposo per 2-3 giorni. Ghiaccio per 24 ore. Dopo 48 ore impacchi caldo-umidi, laserterapia, miorilassanti. Rieducazione dopo 10-15 giorni. Ripresa allenamenti dopo 3 settimane.

Infine, per la rottura, è obbligatoria la sutura chirurgica ed il riposo per 3 settimane. Crioterapia per i primi 2-3 giorni. Dal quarto giorno impacchi caldo-umidi, laserterapia, antiflogistici e miorilassanti.

a cura di Carlo Ravazzi

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